Personal Trainer a Genova: come il movimento può prevenire i dolori cronici

A cura di Andrea Palli responsabile percorso Movement di Motus

Il dolore cronico è una condizione che accompagna milioni di persone in Italia e nel mondo. Mal di schiena, cervicale, dolori articolari o muscolari persistenti diventano spesso un limite non solo fisico, ma anche emotivo e sociale.

La risposta più istintiva è fermarsi, ridurre i movimenti e sperare che il dolore passi da solo. In realtà, la scienza dimostra il contrario: il movimento mirato e graduale è uno degli strumenti più efficaci per prevenire e ridurre i dolori cronici, migliorando la qualità della vita. A Genova, il metodo Movement applica un approccio bio-psico-sociale che integra valutazione, allenamento personalizzato e accompagnamento costante, con l’obiettivo di restituire alle persone libertà di movimento e benessere.

Dolore cronico: cosa significa davvero

Il dolore cronico non è semplicemente un sintomo che accompagna una patologia. Per definizione, si parla di dolore cronico quando persiste per oltre 3 mesi, anche in assenza di una lesione evidente.

Cause frequenti:

  • Mal di schiena e lombalgia.
  • Dolori cervicali.
  • Artrosi.
  • Sequele di traumi o interventi chirurgici.
  • Dolori muscolari diffusi (come nella fibromialgia).

Il dolore cronico è complesso perché coinvolge non solo i tessuti, ma anche il sistema nervoso centrale: i segnali di dolore diventano più sensibili e “si accendono” anche senza un reale danno in corso.

Una revisione della Cochrane Collaboration (Geneen et al., 2017) ha dimostrato che l’attività fisica è uno dei trattamenti più efficaci e sicuri per ridurre dolore e disabilità in molte forme di dolore cronico non oncologico.

Perchè fermarsi peggiora la situazione

Molte persone pensano che il riposo sia la soluzione. In realtà, smettere di muoversi può innescare un circolo vizioso:

  • Indebolimento muscolare → meno supporto a ossa e articolazioni.
  • Rigidità articolare → maggiore difficoltà a muoversi.
  • Aumento della sensibilità al dolore → il corpo diventa più reattivo agli stimoli.
  • Declino psicologico → paura del movimento (kinesiofobia), ansia e depressione.

Studi pubblicati sul Journal of Pain (2019) evidenziano che l’inattività è uno dei principali predittori di peggioramento del dolore cronico.

Movimento come medicina

Il movimento, se guidato da un professionista, diventa un vero e proprio farmaco naturale.

Benefici dimostrati dalla scienza:

  • Riduzione del dolore grazie al rilascio di endorfine e alla modulazione del sistema nervoso.
  • Miglioramento della funzione articolare e muscolare.
  • Aumento della mobilità e dell’equilibrio.
  • Migliore qualità del sonno e riduzione dello stress.
  • Prevenzione delle recidive: un corpo forte e mobile è più resistente a nuovi episodi di dolore.

Una meta-analisi di BMJ (2019) ha confermato che esercizi di resistenza e attività aerobica sono tra le strategie più efficaci nella gestione del mal di schiena cronico.

L’approccio Movement a Genova

Il metodo Movement parte sempre da una valutazione iniziale per comprendere il livello di dolore, i movimenti limitanti e le abitudini di vita.

  • Analisi del movimento → capire come ti muovi e quali schemi vanno migliorati.
  • Esercizi di mobilità e rinforzo → per restituire elasticità e forza.
  • Progressione graduale → nessun carico eccessivo, solo step calibrati.
  • Approccio bio-psico-sociale → corpo, mente e stile di vita trattati come un insieme.

L’obiettivo non è eliminare il dolore con un colpo di bacchetta, ma restituire autonomia, energia e libertà di muoversi senza paura.

Errori comuni da evitare

Chi convive con dolori cronici spesso commette errori inconsapevoli:

  • Cercare soluzioni “magiche” immediate.
  • Immobilizzarsi per paura di peggiorare.
  • Allenarsi in autonomia con esercizi sbagliati.
  • Pensare che “ormai non ci sia più nulla da fare”.

La verità è che con il giusto percorso, miglioramenti significativi sono possibili a qualsiasi età.

FAQ

Posso allenarmi anche se ho dolore alla schiena?
Sì, l’allenamento va adattato ma non evitato: studi dimostrano che programmi specifici di rinforzo e mobilità migliorano la lombalgia cronica.

Il movimento sostituisce i farmaci?
Non sempre, ma può ridurne il consumo e aumentare l’efficacia delle terapie prescritte.

Quanto tempo ci vuole per stare meglio?
Molte persone percepiscono benefici già dopo poche settimane, soprattutto in termini di energia, mobilità e qualità del sonno.

Conclusione

Il dolore cronico non si affronta con l’immobilità, ma con il movimento giusto. Un percorso graduale, personalizzato e scientifico permette di ridurre il dolore, recuperare vitalità e vivere meglio.

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Riferimenti scientifici

  • Geneen, L. J., et al. (2017). Physical activity and exercise for chronic pain in adults: an overview of Cochrane Reviews. Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 4.
  • Hayden, J. A., et al. (2019). Exercise therapy for chronic low back pain: a systematic review and meta-analysis. BMJ, 364, l689.
  • American College of Sports Medicine. (2021). ACSM’s Guidelines for Exercise Testing and Prescription, 11th Edition.

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